sabato 31 luglio 2010

HERA cede quota Herambiente a EISER e si consolida come polo di riferimento per la gestione dei rifiuti in Italia.Il Bilancio di sostenibilità

HERA cede quota Herambiente all'inglese EISER Infrastructure per poter partecipare anche alle gare oltre i confini regionali e si consolida come polo di riferimento per la gestione dei rifiuti in Italia.
Herambiente, costituita nel luglio 2009 capofila di Hera e leader in Italia nella gestione dei rifiuti, sia urbani che speciali. Il gruppo gestisce l’intero ciclo del trattamento e recupero dei rifiuti, ad eccezione della raccolta, attraverso 77 impianti (discariche, termovalorizzatori, impianti di selezione, di compostaggio, di trattamento chimico-fisico, di biostabilizzazione, di biogas, di digestione anaerobica, di trattamento fanghi, di inertizzazione, di stoccaggio). In particolare, Herambiente conta 7 impianti WTE, 11 discariche ed una capacità installata per il recupero energetico superiore a 110 MW. Nel 2009, il gruppo ha smaltito 5,0 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 1,7 milioni di rifiuti urbani e 3,3 milioni di rifiuti speciali, e ha avuto ricavi consolidati pari a circa euro 368 milioni, EBITDA di euro 148 milioni e Utile Netto del Gruppo di euro 28 milioni (tratto da La Repubblica.it, 27-7-2010).

Adesso abbiamo compreso meglio il perchè della costruzione degli 8 inceneritori in Emilia Romagna, del loro potenziamento e in particolare dell'aumento spropositato e inutile dell'inceneritore dei rifiuti di Modena, con 240.000 tonnellate annue il piu' grande della Regione. In realtà non avevamo dubbi neanche alcuni anni fa quando abbiamo "scoperto" (alla faccia degli Stati Generali e della partecipazione dei cittadini...) che cosa avevano deciso di fare i nostri amministratori a Modena.

Scelta praticamente da nessuno condivisa, a volte nemmeno dagli stessi loro elettori, eppure realizzata! Era chiaro, una grande manovra economica, per poter smaltire eventualmente in futuro, tanti rifiuti provenienti anche da fuori Provincia e Regione. Nonostante che la legge imponga ad ogni provincia la propria autonomia e che i nostri rifiuti non sono aumentati come previsto nel piano di gestione dei rifiuti..

Inoltre si leggono nel recente Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera, tra gli obiettivi di miglioramento ambientale:

- ridurre al 25% i rifiuti urbani smaltiti in discarica a valle di pretrattamento, incrementando la raccolta differenziata e la termovalorizzazione ( come se fossero un'unica cosa, in realtà due obiettivi contrapposti e improbabili da portare avanti insieme perchè si danneggiano a vicenda)

- raggiungere il 48% di raccolta differenziata (in realtà da portare al 65% per legge ma irraggiungibile senza la raccolta domiciliare)

- aumentare del 50% la produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate ( leggasi rifiuti)

- e all'ultimo posto, perchè ovviamente non conviene (non saprebbero cosa farsene degli inceneritori), promuovere iniziative per la riduzione dei rifiuti.


Salute a tutti!
Sandra Poppi