venerdì 18 marzo 2011

La blue economy. Il futuro secondo natura.

UNA VITA DA RIPENSARE...
Non c'è necessità, c'è un sacco d'invenduto...eppur si costruisce. Per i comuni è chiaro, perchè fan cassa con gli oneri di urbanizzazione. Non è la soluzione giusta. Tifo per la decrescita, il recupero, per la green anzi per la blue economy. Dobbiamo cambiare tipo di vita e produzione a partire dal pensiero, alla progettazione poi alla realizzazione, gestione.
Diciamo: Una vita da ripensare…
Dal sito del wwf:
Gunter Pauli e la “Blue economy”
wwf.italia . Gunter Pauli e la Blue economy
Per salvare l’ambiente non servono soldi ma creatività. E per avere idee basta ispirarsi ai meccanismi della natura e degli animali. Ne è convinto l’economista Gunter Pauli che in un libro “Blue economy” ha elencato le 100 innovazioni ecologiche, alcune già realizzate, che creeranno 100 milioni di posti di lavoro in 10 anni.

martedì 15 marzo 2011

SUL POLO NATATORIO, QUALE PARTECIPAZIONE?


Ho partecipato ieri sera a Modena al Consiglio di Circoscrizione 4 sul tema del polo natatorio al Parco Ferrari. Avrei voluto dire qualcosa, forse di ripetitivo, per dire un no scontato a questa scelta, ma anche forse far notare al pubblico qualcosa di diverso. Alla fine degli interventi dopo aver sentito gli assessori e aver purtroppo constatato che le loro dichiarazioni non lasciano spazio. Questa Giunta non ha la capacità e il buon senso di ritornare sui suoi passi se i cittadini non concordano una decisione, di non costruire la piscina o di costruirla in un altro luogo. Sempre la solita storia che si ripete ogni volta da anni sulle decisioni importanti della città. Si parte da quel progetto e al massimo si cambia qualcosa, un albero o un metro cubo in piu’ o in meno. Questa non è partecipazione diretta ma un palliativo. E’ un far digerire una scelta facendo finta di far scegliere ai cittadini. Non ci importa se il nuovo progetto è piu’ o meno simile a quello di Jellicoe ma ci interessa lasciare verde e di ampio respiro, ricreare un parco naturale perché questa è la volontà della maggior parte dei cittadini modenesi. Per ciò che riguarda l'alternativa "leggera" di Modena Attiva, che apprezzo comunque, non riesco a condividerla perchè utilizza un'altra area verde. Se proprio serve ci sono altre aree di recupero che possono essere riviste a Modena senza utilizzare spazi ancora verdi, ad esempio l’area della Stazione Piccola di Piazza Manzoni al posto dei previsti palazzi e torre, se vogliamo prevederla nella zona meno servita della città, oppure nel quartiere Sacca per riqualificare alcune aree da tempo dismesse.