mercoledì 29 settembre 2010

Il Polo ambientale di Marzaglia


Domenica 26 settembre, al mattino, mi sono recata in via Pomposiana a Marzaglia (Modena). C'erano i preparativi della festa di Bimbalbero alla Fattoria Centofiori. In realtà pare che gli alberi per ogni bambino che nasce non vengano piu' piantati qui ma siano adottati quelli nelle fasce verdi ai lati della TAV. Chissà, adottati e non piantati dei nuovi? Quelli che TAV già s'è impegnata a mettere a dimora come mitigazione della ferrovia? Molto meno romantico. Il polo ambientale è un'area estesa verde, e di rispetto delle falde dell'acquedotto di Modena, molto bella. Altrettanto bella è l'area intorno e il bosco di fronte, tra il costruendo autodromo e il camping. Era domenica e c'era il silenzio, sentivo solo il rumore del vento e delle anatre nel laghetto vicino alla fattoria. Ho fatto una passeggiata e sono andata a visitare anche il bosco vicino dove soggiornano diverse specie di uccelli e un capriolo che tutte le sere si fa vedere ad attraversare il vialetto ( mi ha raccontato un personaggio del camping). Poi sono andata a vedere di fianco dove la pista è già disegnata (la vedete nella foto).
Avete presente tutto questo? Che fine farà la Fattoria e il parco e tutta l'area definita Polo ambientale di Marzaglia? Che fine farà quando sarà completato l'autodromo di fronte piu' il centro commerciale? Quando l'asfalto e il cemento avranno coperto tutto il verde e il rombo delle macchine coprirà ogni altro suono?

giovedì 23 settembre 2010

IL BLOCCO DEL GIOVEDI’, DELLA DOMENICA O ALTRO?


Dopo aver difeso le targhe alterne e i blocchi del giovedì per anni, i nostri amministratori si sono improvvisamente accorti che non servono a nulla. Questa volta i nostri assessori hanno firmato il provvedimento della Regione senza convinzione.

Meglio tardi che mai, anche perchè di fatto girano tutti con le numerose deroghe che esistono e l’aria non migliora in modo significativo. E’ solo una questione culturale ed educativa. Da non sottovalutare, ma occorre che il comune e la regione abbiano il coraggio di sostenere provvedimenti diversi, quelli che realmente apporterebbero qualche beneficio.

In realtà queste cose incentivano la gente a cambiare auto ( quelli che possono!…con auto piu’ ecologiche tipo Euro 4 o 5 o a gas) ma non a rinunciarvi. Si deve arrivare ad una situazione come a Milano dove viaggiare in auto é molto meno pratico e più costoso del mezzo pubblico.

Per quanto riguarda il blocco domenicale, proposto dall’Ass. Arletti, siamo molto perplessi per alcuni motivi:

1) la domenica fisiologicamente le particelle calano. Certamente il lunedì e (forse) il martedì si osserverebbe un calo di PM10 (se il blocco fosse totale), ma il contributo delle giornate lavorative rimarrebbe inalterato. Si abbasserebbe solo un po' il fondo, ma l'incremento sarebbe lo stesso.

2) la domenica, soprattutto se è bello, la gente tende ad uscire dalla città e fare gite. Quindi, porterebbe la macchina fuori città e con il blocco potrebbe essere un problema.

Occorrono sacrifici, impegni finanziari e contributi in altre direzioni.

Le nostre proposte per contribuire a risolvere o attutire il problema sono:

1) blocco totale del traffico in un giorno lavorativo, ma con bus gratuiti per tutta la giornata.

2) incentivi di ogni genere e sensibilizzazione per chi decide di investire in mezzi alternativi.

3) riorganizzazione profonda del servizio di trasporto pubblico, incentivi per gli abbonamenti e controllo

4) incentivi per studi scientifici di fattibilità che possano avere la trasferibilità pratica.

5) utilizzo di quanto già esiste, come vernici e asfalti fotocatalitici in grado di degradare gli inquinanti, filtri antiparticolato ecc.

Crediamo che sia arrivato il momento di fare scelte coraggiose e di campo. Ci si può attaccare alla crisi, ai soldi che non ci sono perché sono investiti in altro di più immediata utilità, ma la realtà è che stiamo davvero camminando su una lama di rasoio. Lavorare sulla prevenzione primaria potrebbe avere importanti e significative ripercussioni nel medio e lungo termine sulle spese per la prevenzione secondaria. Inoltre, una presa di coscienza forte e reale da parte di chi ci amministra ed ha i mezzi per agire potrebbe contribuire ad aumentare la consapevolezza dei cittadini. Vogliamo rendere Modena una città più sana con idee e proposte concrete e circostanziate.

SANDRA POPPI - MATTEO GOLDONI - MARIO GUATTERI

http://linformazione.e-tv.it/archivio/20100924/09_MO2409.pdf

mercoledì 22 settembre 2010

Urbanistica e Ambiente al Forum - La solita partecipazione?


Al Forum Ambiente del PD, in questi giorni, si parla di urbanistica e politiche ambientali a Modena. All'ordine del giorno dell'ultimo ho letto i principali temi di Modena e provincia con particolare riferimento ai nuovi PSC e al nuovo Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Temi importanti. Sono molto preoccupata per il risultato, come immaginerete. Poi mi chiedo a che cosa servono gli Stati Generali.
L'"Effetto Modena" mi sembra sempre quello. Chi decide sono sempre pochi e la città è tenuta fuori ed è avvisata alla fine.
Già ne avevo avuto riprova nell'ambito del Bilancio Partecipativo "Via per Via" realizzato con le circoscrizioni negli anni 2007-2008. Progetto che sarebbe stato interessante se non fosse stato solo uno specchio per le allodole. L'ho vissuto come referente e portavoce delle proposte dei cittadini su Ambiente ed Urbanistica nel distretto Crocetta-Albareto. La posta in gioco era che le prime tre proposte votate sarebbero state realizzate.
Quelle che sono uscite dalle votazioni dall'assemblea dei cittadini tenuta ad Albareto, sono state tre proposte valutate positivamente anche dalla Circoscrizione 2 come realizzabili e sono state:
1) L'istituzione della raccolta dei rifiuti porta a porta a Modena in luogo dell'inceneritore evitando il raddoppio.
2) La realizzazione di una ciclabile Modena-Albareto a lato della strada proseguendo quella già realizzata  fino ai Mulini Nuovi e tombando i fossi laterali. Per ovviare alla pericolosità di quella strada stretta e tortuosa, percorribile tutti i giorni ed ecologicamente piu' sostenibile.
3) La realizzazione della ciclabile Albareto-Cimitero. Per le stesse esigenze e motivazioni di cui sopra.

Esigenze e proposte ignorate. La tristezza piu' grande è nel vedere realizzare e poi abbandonare, per insufficiente motivazione di HERA e del Comune, della raccolta domiciliare dei rifiuti nella fraz. di Albareto. Che doveva essere, non la sola, ma la partenza di un progetto da applicare a tutta la città per evitare il piu' possibile l'utilizzo dell'inceneritore.

Aria malata, Modena al top in Europa

Aria malata, Modena al top in Europa
E’tra le 30 città ‘nere’: registrati più di 50 superamenti del limite di Pm10.


Però a Modena siamo Presidenti del Progetto Città Sane dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità, la quale dai suoi studi conclude che la nostra salute dipende di piu' dal nostro status sociale culturale ed economico che dall'esposizione ai fattori inquinanti.

"Ha oltrepassato quota 50, infatti, il numero di giorni in cui è stato superato il livello massimo consentito della concentrazione di Pm10. Un ‘record  ’che inserisce la nostra città tra le prime 30 più inquinate del coninente assieme ad altre11italiane:Milano, Brescia,Paova, Bergamo, Pescara, Napoli,Venezia, Rimini eReggioEmilia. Ariamalata, ma anche pioggeacide e livelli di ozono molto spesso oltre la media. Questa fotografia
poco incoraggiante che fa riflettere in un momento in cui si è riaperto anche in città il dibattitosulla reale uti-
litàdelle misure perc ontenere lo smog, tra blocchi del traffico di giovedì o di domenica e giornate dedicate alla
mobilità sostenibile è stata scattata dall’Istat che ha raccolto le stime dal data base ‘Airbase’dell’Agenzia europea perl’ambiente aggiornateal 2008e illustrate in occasione della Settimana europea per la mobilità. A li-
vello europeo, due anni fa, il primato per la città ‘capitaledello smog’èandato alla bulgara Plovdiv seguita da
Torino, Brescia, Milano e Sofia. Le più ‘virtuose’, invece, erano tutte situate nel nord Europa: Tallin in Estonia, Stoccolma, Lund e Malmo in Svezia. In Italiala medaglia d’oro è andataa Palermo.
Modena, scorrendo idati Istat,è risultata tra le prime 30 avendo superato inoltre 50 giorni il valore obiettivo
per la tutela della salute"
Da L'informazione del 21-9-2010.

I medici chiamano ...Parma sull'inceneritore


Dopo tutte le polemiche di questi mesi, l'Associazione Gestione Corretta rifiuti e Risorse di Parma – GCR vuole fare chiarezza circa la pericolosità o meno degli inceneritori per la salute dei cittadini.
Per questo ha organizzato, insieme ad ISDE (Medici per l'ambiente), un incontro per

MERCOLEDI' 22 SETTEMBRE ore 20.30 presso l'Auditorium Paganini, via Toscana 5 dal titolo:

I MEDICI CHIAMANO PARMA
Progettare per le generazioni future

che vedrà la partecipazione dei principali esperti in materia

Gianni TAMINO biologo, com. scient. ISDE
Trattamento dei materiali post utilizzo

Patrizia GENTILINI oncoematologo, ISDE
Materiali post utilizzo, da inquinanti pericolosi a risorse

Ernesto BURGIO pediatra, com. scient. ISDE
Inceneritori e danni per la salute

Dominique BELPOMME oncologo, presidente ARTAC
Inquinamento e Cancro

Giuseppe MASERA oncoematologo, com. scient. ISDE
L’incremento dei tumori infantili


SIETE TUTTI INVITATI (l'ingresso è libero)
Segnate la data sul calendario e fate girare.
Per avere il posto riservato scriveteci a

Se il mondo non si incamminerà verso un modo di pensare la produzione, i trasporti, i consumi ad impatto zero e a riciclo totale il suo destino è segnato. In meno di 50 anni il pianeta si avvierà verso la fase di non ritorno. Occorre che la consapevolezza prevalga sugli interessi di parte.
Questa generazione di bambini è la prima generazione della storia moderna ad avere una salute peggiore di quella dei padri predecessori. Questo non e' accettabile.


mercoledì 15 settembre 2010

Il MONITER: monitoraggio degli inceneritori in Emilia Romagna - 14/09/2010

  
La Regione ed Arpa ci hanno illustrato i dati Moniter sul sistema di sorveglianza ambientale e valutazione epidemiologica nelle aree sensibili ed esposte agli 8 inceneritori del nostro territorio. Per questo studio, relativo agli anni 2007-10, sono stati presi in esame solo i nascituri con parti gemellari, basso peso, nati pretermine e rapporto tra i sessi.  Come immaginerete, tutto a posto. Sono andata a Bologna personalmente per ascoltare. Le conclusioni dicono che, nel periodo in esame e per tutti i livelli di esposizione, non si rilevano differenze significative. Abbiamo speso un sacco di soldi (3 milioni di euro) per nulla, mi viene da dire, sempre per avvalorare la tesi che l’attuale gestione dei rifiuti, per lo piu’ mediante incenerimento, è la scelta giusta. Non sono una scienziata e non voglio pensare alla malafede di chi ci ha lavorato. Però in tanti anni sul tema ho letto ed ascoltato tanti pareri diversi. Puo’ darsi che sia semplicemente la difficoltà di cercare il metodo di studio, troppo limitato nel tempo, e nel cercare i parametri giusti. Nel definire quell’area di esposizione, a seconda delle ricadute, nel Moniter 4 Km di diametro intorno all’inceneritore, che a Modena è cambiata a seconda di chi la analizzava ( Arpa, Ausl, Hera) o proponeva o di che cosa voleva trovare  oppure non trovare. Ha cambiato forma e ampiezza, da cerchio a ellisse a ovale, di tutto. Alla fine, l’assessore Lusenti alle politiche sulla salute della Regione, con sentimento, ci racconta di essere soddisfatto del lavoro svolto, come gli altri al tavolo del resto, che sulla nostra salute incide soprattutto la condizione socio-economica della gente, che non ci sono quindi evidenze che gli inceneritori provochino danni. Aggiunge quindi che si andrà avanti così, che l’obiettivo della regione è l’autosufficienza sulla gestione e smaltimento dei rifiuti e quello di eliminare le discariche. Giusto. Peccato che tutto il resto l’abbia dimenticato, soprattutto che anche con l’inceneritore non potrà eliminare le discariche ( speciali, poi…) perché il 30% dei rifiuti diventa cenere e polverino e che sono altamente tossici. Che l’inceneritore è un’illusione: i rifiuti non entrano e poi scompaiono, cambiano solo forma.
Ha dimenticato o non ha ascoltato qualche passaggio, non molto evidente ma chiaro di due persone illustri presenti in sala che hanno detto il loro parere. Il Dott Giancarlo Pizza, che rappresenta ben 22.000 medici dell’Ordine Regionale che ha ricordato di essere intervenuto nel 2007 sul tema invitando ad abbandonare il sistema dell’incenerimento e di essere stato ripreso e accusato dall’allora Ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani, di occuparsi di fatti non suoi ( …la salute pubblica, ndr). Non ha ascoltato neppure l’intervento del Dott. Marco Martuzzi, epidemiologo dell’O.M.S. che ha invitato chiaramente i presenti a non aspettare ulteriori evidenze su malattie e di adottare il principio di precauzione.
Ha dimenticato in toto che si potrebbero fare altre scelte, che l’alternativa esiste e deve essere prioritaria: che la raccolta domiciliare dei rifiuti è l’unica che potrà farci arrivare al 65% di raccolta differenziata previsto per legge al 2012. Oltre al riuso, recupero, ai trattamenti a freddo, ai centri di riciclo. Continuo ad aspettare (gli ulteriori studi la presa di coscienza di qualcuno, magari!) e concludo con le parole di Paul Connett, il portavoce a livello mondiale dell’obiettivo Rifiuti Zero al 2020 : “Il rischio non è accettabile se evitabile”.

Sandra Poppi

PER INFO 
Dal sito del progetto Moniter:

L’ordine regionale dei medici e la lettera del Ministro Bersani:




martedì 14 settembre 2010

...su questo mondo maledettamente ingiusto!

Mi rotolai giù dalla collina del mio giardino come facevo da piccola e mi
ritrovai immersa nella natura. Sentivo i grilli e le rane che cantavano per me.
L'erba mi faceva il solletico. Fissavo il cielo in cerca di qualcosa, quel bel
cielo azzurro e profondo. La mia mente era completamente sommersa da mille
pensieri che gironzolavano nella mia testa. Pensai molte volte di cosa facessi
al mondo, se questo pianeta era veramente una palla che girava nell'universo. Per
un attimo, oltre agli insetti che svolazzavano intorno a me, mi parve che il
mondo si muovesse. Cercai il pulsante per fermarlo, ma non c'era. Pensai,
pensai, pensai. . . Pensai se c'era un perchè, se questa vita girava sempre al
contrario e mai nel verso giusto. Cercai una soluzione a questa domanda: l'uomo
può aver fatto di questo bellissimo mondo così verde e puro una discarica di
smog? Abbiamo rovinato il mondo, non credo se lo meritasse.
2012? Che dire di questa data che ormai ha terrorizzato tutti? Io una
risposta ce l'avrei. Se il mondo decidesse di finire sarebbe sicuramente perchè
l'uomo non ha saputo valorizzarlo come doveva. Mi sento molto triste, perchè
ormai questo è un mondo di sole apparenze, qui conta più quello che hai fuori
di quello che hai dentro. A un certo punto il cielo si è oscurato e incomincia
a piovere, sempre più forte. Vorrei fermarlo, ma è meglio che si sfoghi, credo
che anche lui abbia dei sentimenti, come tutti noi. Dopo parecchie ore di
pioggia ecco che spunta fuori un meraviglioso sole tra le nuvole e piano piano
il cielo diventa sempre più azzurro. Esco e mi sdraio sullo stesso posto di
prima. Non m'importa se il soffice manto su cui sono sdraiata è bagnato, non
m'importa se con il freddo mi ammalerò, voglio passare il tempo con lui, il mio
amico, il pianeta azzurro. Resto lì per almeno due ore, distesa come se mi avessero tolto il
respiro, a riflettere su questo mondo maledettamente ingiusto.


Il tema di mia figlia Chiara, 13 anni

lunedì 13 settembre 2010

Domani inizia la scuola. Buon inizio, ragazzi!

Domani inizia la scuola in Emilia Romagna. E che caos di scuola! Ogni giorno visito le scuole superiori di Modena e provincia e tocco con mano la difficoltà in cui versano. Di spazi, di personale, di attrezzature, di manutenzione, ormai di tutto. Il governo continua a tagliare soldi alla scuola da ogni parte. E a far le spese sono i nostri figli. Anche le cose piu' banali: 30 alunni per classe. Occorrerebbero insegnanti bionici e aule di gomma per poterle ampliare all'occorrenza secondo il rispetto della vivibilità e della normativa. Ma al governo sapranno quello che fanno? La mano destra saprà cosa fa la mano sinistra? Dovremmo tagliare gli sprechi, il superfluo, i privilegi, i costi eccessivi della politica,...invece tagliamo l'indispensabile, il futuro dei ragazzi, la loro cultura, la loro capacità di riflessione, di sapere, di scelgliere, di lavorare e di mantenersi, di vivere. Ma è possibile?
Buon inizio, ragazzi! Questo di tutto cuore.