giovedì 30 agosto 2012
lunedì 20 agosto 2012
domenica 19 agosto 2012
La mia posizione
ll ripetersi di intimidazioni sul mio operato, ultima
quella di oggi dichiarata al quotidiano Prima Pagina di Modena da chi
evidentemente non ha titolo per farlo (non si firma ma si autorizza
di fatto a rappresentare il Movimento5Stelle a Modena), mi costringe,
nonostante il clima torrido della giornata, a precisare che la
sottoscritta è arrivata seconda sia alle elezioni comunali del 2009 che
alle elezioni regionali del 2010 e di conseguenza ha tutte le carte
legali in regola per rappresentare il Movimento in Consiglio comunale a
Modena, cercando di seguire al meglio il programma che gli elettori le
hanno affidato. Se Beppe Grillo, che detiene il marchio del Movimento,
non vorrà più essere rappresentato in una importante realtà come
Modena, lo comunicherà formalmente, motivando il diniego, come ha fatto
con gli altri consiglieri che ha estromesso.
Ho ricevuto ( e non fatto) diffamazioni politiche e personali, dopo le elezioni regionali e le successive secondarie che hanno compromesso il voto degli elettori e viene scambiata, la mia semplice critica politica, per denigrazione del Movimento.
Tenendo conto che il "Non statuto" del Movimento non prevede rappresentanti, organismi direttivi e politici, militanze e attivismo, nessun altro rappresenta il M5S tranne eletti ed elettori. E le persone che qui sembrano essere titolate a rappresentare il Movimento sono tra quelle che hanno coorganizzato e partecipato al meeting di Rimini in cui, e per tale motivo, fu espulso ValentinoTavolazzi, consigliere del M5S di Ferrara.
Considerato che in questi ultimi due anni ho lavorato sempre per la comunità modenese con il Comitato Modena Salute e Ambiente e come presidente del WWF Modena e che è giunto il momento dì abbandonare le polemiche e impegnarsi in fatti concreti in un momento storico così problematico e, inoltre, che non condivido la gestione verticistica del M5S, solo apparente movimento dal basso, decidero' come organizzarmi già dal mese di settembre.
Qui sotto l'articolo su PrimaPagina del 20 Agosto 2012 con la mia replica.
Ho ricevuto ( e non fatto) diffamazioni politiche e personali, dopo le elezioni regionali e le successive secondarie che hanno compromesso il voto degli elettori e viene scambiata, la mia semplice critica politica, per denigrazione del Movimento.
Tenendo conto che il "Non statuto" del Movimento non prevede rappresentanti, organismi direttivi e politici, militanze e attivismo, nessun altro rappresenta il M5S tranne eletti ed elettori. E le persone che qui sembrano essere titolate a rappresentare il Movimento sono tra quelle che hanno coorganizzato e partecipato al meeting di Rimini in cui, e per tale motivo, fu espulso ValentinoTavolazzi, consigliere del M5S di Ferrara.
Considerato che in questi ultimi due anni ho lavorato sempre per la comunità modenese con il Comitato Modena Salute e Ambiente e come presidente del WWF Modena e che è giunto il momento dì abbandonare le polemiche e impegnarsi in fatti concreti in un momento storico così problematico e, inoltre, che non condivido la gestione verticistica del M5S, solo apparente movimento dal basso, decidero' come organizzarmi già dal mese di settembre.
Qui sotto l'articolo su PrimaPagina del 20 Agosto 2012 con la mia replica.
Grillo e il suo spin doctor: la Casaleggio Associati
http://temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati/
Tavolazzi, ancora un attacco a Grillo "E' Casaleggio il vero padrone"
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/politica/2012/08/13/758072-tavolazzi-attacca-ancora-grillo-casaleggio-e-il-padrone-del-movimento.shtml
sabato 18 agosto 2012
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI
Presentata ieri al consiglio comunale di Modena una Proposta di
delibera ai sensi dell'art. 4 comma 1 del regolamento del consiglio per l' approvazione del regolamento per il riconoscimento delle
unioni civili.
In attesa di un pronunciamento in merito del legislatore
nazionale si è ritenuto opportuno, ai sensi dell’articolo 3 comma 1 dello
Statuto del Comune di Modena che recita:”il Comune promuove la piena
affermazione dei diritti inviolabili della persona” e al comma 2: “ promuove la
tutela della vita umana, della persona e della famiglia, la valorizzazione
sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla
corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cura ed educazione dei figli” di
proporre l’istituzione del Registro delle Unioni Civili.
Vista la deliberazione n. 30 del 26/7/2012 in cui il
Comune di Milano approva lo stesso Regolamento di riconoscimento delle Unioni
Civili si è colto il momento per proporlo anche a Modena.
La presente proposta di delibera, che è quella del Comune di Milano,
con gli opportuni riferimenti normativi locali, ha il principale scopo di
permettere al Consiglio Comunale di normare una materia di grande importanza
sociale.
IL TESTO:
Oggetto: Proposta di
delibera ai sensi dell'art. 4 comma 1 del regolamento del consiglio comunale.
Riconoscimento delle
unioni civili. Approvazione regolamento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
premesso che:
- la comunità cittadina, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano o non si possono concretare nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura;
- lo Statuto del Comune di Modena all’art. 3 comma 2 “promuove la tutela della vita umana, della persona e della famiglia, la valorizzazione sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cura e di educazione dei figli”;
atteso che:
- già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale dell’articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come nella sua giurisprudenza costante ha rilevato la Corte Costituzionale, un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali;
- la Corte costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha riconosciuto tale fondamento costituzionale stabilendo che “per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico”;
- con la stessa sentenza n. 138 del 2010 la Corte Costituzionale ha altresì precisato che nella richiamata nozione di formazione sociale “è da annoverare anche l’unione omossessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condiizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri”;
- da ultimo la Corte di Cassazione, I sezione civile, con la sentenza del 15 marzo 2012, n. 4184, ha affermato, proprio sulla scorta, in particolare, dell’art. 2 Cost., che i conviventi in stabile relazione di fatto (si trattava in quel caso di una coppia omosessuale) sono titolari del diritto alla “vita familiare”, deldiritto inviolabile di vivere liberamente la loro condizione di coppia e, in specifiche situazioni, del diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata, che possono far valere dinanzi all’autorità giurisdizionale;
- la stabile relazione di fatto tra due persone caratterizzata da coabitazione, indipendentemente dal genere degli interesati, costituisce “vita famigliare” protetta dall’articolo 8 della Convenzione (europea) per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950, entrata in vigore sul piano internazionale il 3 settembre 1953, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 4 agosto 1955 n. 848, come confermato da ultimo dalla Corte Europea dei Diritti Umani nella sentenza del 24 giugno 2010 sul caso Schalk e Kopf c. Austria (ric.30141/04);
- la direttiva 2004/38 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro famigliari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e la direttiva 2003/86/CE del Consiglio relativa al diritto al ricongiungimento famigliare impongono di dare completa attuazione a tali diritti;
- ancorchè la creazione di un nuovo status personale non può certamente che spettare al legislatore statale come riconosciuto nella richiamata sentenza n. !38 del 2010 della Corte Costituzionale, deve riconoscersi al Comune, in proposito, la possibilità di operare in materia nell’ambito dei principi e delle regole fissate dalla legislazione statale e per le finalità ad esso assegnate dall’ordinamento;
- il Comune riveste un ruolo centrale in tale settore, per i poteri ad esso attribuiti dal decreto Legislativo 267/2000;
- il Comune, quindi, può operare nell’ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità per le unioni di fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane, nonchè forme di discriminazione fondate sull’orientamento sessuale;
- per raggiungere questo obiettivo è necessario stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo affettivo così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono;
ritenuta
- pertanto, l’opportunità per i motivi innanzi espressi di organizzare il rilascio da parte dell’anagrafe di un’attestazione di costituzione di famiglia anagrafica basata su di un “vincolo di natura affettiva” ai sensi dell’articolo 4 del DPR 223/1989 (regolamento anagrafico);
visti
- gli articoli 2, 29, e 117, primo comma della Costituzione;
- la sentenza n. 138 del 2010 della Corte Costituzionale;
- la sentenza 15 marzo 2012 n. 4184 della Corte di Cassazione, I Sezione Civile;
- l’articolo 8 CEDU e la sentenza del 24 giugno 2010 sul caso Schalk e Kopf c. Austria (ric. 30141/04) della Corte europea dei diritti umani;
- la direttiva 2004/38 CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro famigliari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri;
- la direttiva 2003/86 CE del Consiglio relativa al diritto al ricongiungimento famigliare;
- l’art. 4 del DPR 223 del 1989;
- il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 con particolare riguardo agli articoli 42 e 43;
- l’articolo 3 comma 2 dello Statuto del Comune di Modena;
- l’articolo 4 del Regolamento del Consiglio Comunale di Modena;
- il parere di regolarità tecnica espresso, ai sensi dell’art. 49 del D.lgs. 267/2000 dal dirigente competente;
- il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale;
DELIBERA
di approvare per le
motivazioni sopra esposte il “Regolamento per il riconoscimento delle unioni
civili”, il cui testo è allegato alla presente deliberazione di cui costituisce
parte integrante e sostanziale.
....................
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI
Articolo 1 – Istituzione del registro delle unioni civili
E’ istituito il Registro amministrativo delle
unioni civili presso il Comune di Modena per gli scopi e le finalità contenute
negli art. 2 e 3 di questo Regolamento.
Articolo 2 – Attività di sostegno delle unioni civili
- Ai fini del presente Regolamento si intende per unioni civili “due persone maggiorenni legate da vincoli affettivi coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune” (ai sensi dell’articolo 4, comma 1 DPR 223/89, Nuovo Regolamento anagrafico della popolazione residente).
- Il Comune provvede a tutelare e a sostenere le unioni civili al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.
- Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:
a)
casa;
b)
sanità e
servizi sociali;
c)
politiche
per giovani, genitori e anziani;
d)
sport e
tempo libero;
e)
formazione,
scuola e servizi educativi;
f)
diritti
e partecipazione;
g)
trasporti.
- Gli atti dell’amministrazione devono prevedere per le unioni civili condizioni non discriminatorie di accesso agli interventi in tali aree, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale, nel quadro generale della particolare attenzione alle condizioni di disagio economico-sociale.
- All’interno del Comune di Modena chi si iscrive al registro è equiparato al parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto ai fini della possibilità di assistenza.
Articolo 3 – Rilascio di attestato di unione civile basata su vincolo affettivo
1. L’amministrazione
comunale rilascia, su richiesta degli interessati, attestato di “unione civile
basata su vincolo affettivo” inteso come reciproca assistenza morale e materiale,
ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a quanto
documentato dall’anagrafe della popolazione residente (DPR 223/1989). Il
riferimento famiglia anagrafica contenuto nell’articolo 4 del DPR 223/1989 va
inteso in senso esclusivamente anagrafico, in considerazione della differenza
tra le unioni civili, come formazioni sociali, previste e tutelate
dall’articolo 2 della Costituzione e la famiglia, prevista e tutelata
dall’articolo 29 della Costituzione.
- L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari a riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.
- L’ufficio competente verifica l’effettiva convivenza delle persone che richiedono l’attestato.
Articolo 4 – Iscrizione nel Registro
1. Possono
richiedere di essere iscritte al Registro delle unioni civili due persone
maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso residenti e coabitanti nel
comune di Modena.
2.
Le
iscrizioni nel Registro avvengono esclusivamente sulla base di una domanda presentata
al Comune congiuntamente dagli interessati.
3.
L’iscrizione
nel Registro non può essere richiesta da coloro che facciano già parte di una
diversa unione civile i cui effetti non siano cessati al momento della domanda
di iscrizione, né dalle persone coniugate fino al momento dell’annotazione
della separazione personale sull’atto di matrimonio.
Articolo 5 – Cancellazione dal Registro
1. Il
cessare della situazione di coabitazione e/o di residenza nel comune di Modena
determina la cancellazione d’ufficio nel Registro.
2.
Nel caso
di permanenza della coabitazione ma del venir meno dei rapporti affettivi e/o
della reciproca assistenza morale e/o materiale, la cancellazione avviene solo
su richiesta di una o di entrambe le parti interessate.
3.
Nel caso
non vi sia una richiesta congiunta, il Comune provvede ad inviare all’altro
componente una comunicazione.
Il Consigliere Comunale proponente
martedì 14 agosto 2012
sabato 11 agosto 2012
La spending review e l'illuminazione nei parchi
Va bene il decreto sulla spending review che penalizza gli enti locali (quindi anche il comune) e il minor
gettito IMU (nella prima rata, constatato a Mo) ma, a lasciare al buio il Parco Ferrari e i
Giardini Ducali, non deve essere un risparmio consistente da barattare
con la sicurezza. Vediamo dove possiamo risparmiare qualcosa. Avete
qualche idea di sicuro. Aiutatemi. Suggeriamo i lampioni a energia
solare intanto, quando si potranno acquistare... Poi mi viene da dire che siamo sempre un po beffati. Si spendono 100 milioni
di euro a costruire l'inceneritore, che paghiamo completamente noi
perchè gli investimenti e la cara gestione dell'impianto sono tutti
spalmati nella tariffa sui rifiuti. Rifiuti che sono un valore se
recuperati e riutilizzati, pero' lo diciamo e non lo facciamo seriamente
di raccoglierli, differenzialrli e riutilizzarli o riciclare la materia. Poi ne spendono oltre 35 milioni a
costruire il Novi Park, piu' quello che costerà di gestione, che
dobbiamo pagare alla fine sempre noi con l'acquisto dei box e
complessivamente col piano sosta per 40 anni ed il comune avrà un minor contributo
annuale da Modena Parcheggi viste le maggiori spese sostenute. Solo le prime considerazioni che mi vengono in mente.
Sosteniamo le popolazioni e chiediamo al Ministro Clini di pronunciarsi per il No al deposito gas di Rivara
Ordine del giorno presentato il 10-08-2012 - Consiglio comunale di Modena
Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma con impegno, per motivi di precauzione, a contrastare gli accertamenti e la realizzazione dello stoccaggio di gas a Rivara ed eventuali altri depositi sotterranei nelle zone a rischio.
Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma con impegno, per motivi di precauzione, a contrastare gli accertamenti e la realizzazione dello stoccaggio di gas a Rivara ed eventuali altri depositi sotterranei nelle zone a rischio.
Premesso
- che l’iter
autorizzativo del progetto di stoccaggio di gas in acquifero salino
profondo di Rivara, richiesto da parte di ERS, non è ancora terminato;
-
che in data 17.02.2012 con nr. DVA DEC - 2012 – 0000032, il Ministero
dell’Ambiente emise parere positivo con prescrizioni per il solo
accertamento di fattibilità per lo stoccaggio gas di Rivara;
-
nel parere risulta evidente che, per poter effettivamente effettuare le
trivellazioni, l’azienda proponente avrebbe dovuto ottenere il NULLA
OSTA dal Ministero dello Sviluppo ai sensi dell’art. 3 comma 7 del
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21/01/2011 e del
successione Decreto attuativo nr. 50918 del 04/02/2011; l’articolo in
questione prevede che per emettere il NULLA OSTA il Ministero avrebbe
dovuto ottenere il via libera da parte della Regione Emilia Romagna;
-
che in data 23.04.2012 la Regione Emilia Romagna ha trasmesso al
Ministero dello Sviluppo Economico il proprio diniego e per tale motivo
il Ministero stesso, senza il via libera della Regione doveva per forza
di cose negare il NULLA OSTA alle trivellazioni;
-
Che, in questi giorni, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso
il rigetto dell’istanza di VERIFICA DI FATTIBILITÀ DEL PROGETTO DI
STOCCAGGIO GAS e quindi alle esplorazioni funzionali alla costruzione del deposito di stoccaggio del gas.
Considerato
- la notizia che il Ministero dell’Ambiente in data 01-06-2012
avrebbe riattivato la Valutazione d’Impatto Ambientale per un periodo
di novanta giorni, con lo scopo di accertare, attraverso un supplemento
d’istruttoria, se il parere positivo con prescizioni emesso in data
17.02.2012 con nr. DVA DEC - 2012 – 0000032 sia ancora attuale.
- secondo
quanto appreso dalla stampa, l’azienda proponente ha presentato un
ricorso al T.A.R. contro il parere emesso in data 23.04.2012 dalla
Regione Emilia Romagna e se lo dovesse vincere avrebbe diritto a portare
avanti le trivellazioni;
- per
poter ritenere conclusa definitivamente la pratica occorrerebbe che la
Commissione di V.I.A., tenuto conto dei sismi che hanno devastato
l’Emilia e che hanno avuto epicentro proprio nelle zone dove dovrebbe
sorgere il deposito, annullasse il precedente parere e basando il
proprio giudizio sul principio di precauzion, emettesse un nuovo parere
negativo;
- Occorre
quindi che il Ministero dell’Ambiente, che in data 01/06/2012 ha
riaperto la valutazione d’impatto ambientale, annulli il PARERE POSITIVO
CON PRESCRIZIONI relativo all’accertamento di fattibilità del progetto
di stoccaggio emesso in data 17.02.2012 ed emetta finalmente il PARERE
NEGATIVO necessario a chiudere definitivamente la vicenda.
- Le
tante opinioni e dubbi espressi sul tema, solo a titolo di esempio si
cita quello di Mario Tozzi sulla rivista Consumatori di Lug-Ago 2012 : “Più
serio invece è riflettere sui pericoli che può avere, ad esempio, lo
stoccaggio del gas negli anfratti della terra. Pur rimanendo il più
pulito di tutti, infatti, il gas è molto complicato da conservare sotto
un paese giovane e geologicamente attivo qual è l’Italia. Così com’è
difficile trovar posto per le scorie nucleari o per i rifiuti. Se il
deposito di gas di Rivara fosse stato realizzato, gli effetti del
terremoto sarebbero potuti essere catastrofici”.
- Considerato il parere negativo su questo progetto espresso dalla Provincia di Modena e dalla Regione Emia Romagna
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
1)
a sostenere la causa esprimendo solidarietà alle popolazioni colpite
dal sisma ed al lavoro di cittadini, comitati e associazioni che da anni
si impegnano su questi temi per l’intera comunità;
2)
visti i sismi che hanno devastato l’Emilia e che hanno avuto epicentro
proprio nelle zone in cui dovrebbe essere realizzato il deposito, a
supportare la richiesta al Ministro per l’Ambiente Corrado Clini di
annullare il parere emesso in data 17.02.2012 e di emettere un nuovo
parere negativo che definitivamente chiuda la richiesta di
autorizzazioni allo stoccaggio gas di Rivara;
3) sempre per il principio di precauzione, a sostenere che, nelle zone a rischio sisma, non vengano eseguite ulteriori trivellazioni e grandi impianti di stoccaggio interrato e suggerire il censimento e controllo di quelli esistenti.
Il Consigliere proponente Sandra Poppi
mercoledì 8 agosto 2012
ECOFESTE
Ecosostenibilità e rispetto per l’ambiente attraverso l’adozione di stili di vita più responsabili.
In tutta Italia, numerose feste e sagre (es. Festambiente di Grosseto, Etruriaecofestival, Campania Eco festival, Sagra del pesce di Capalbio, etc) sono organizzate per ridurre al minimo la produzione di rifiuti tal quale; recentemente, in provincia di Reggio Emilia, la Festa Notti Rosse di Casalgrande, nel Parco del Secchia, ha ottenuto un risultato di raccolta differenziata del 99,3%, dimostrando che, con l’impegno, anche il traguardo “Rifiuti zero” è possibile.
I dati: dei 402 kg di rifiuti prodotti dalla festa di Casalgrande, solo 3 sono finiti nell’indifferenziata (0,7% ), 260 kg sono stati conferiti nella raccolta compostabile (64,7%), cui si sono aggiunti 70 kg di carta e cartone (17,4%), 23 kg di vetro (5,7 %), 35 kg di plastica (8,7 %), 7 kg di alluminio da lattine (1,7 %) ed altrettanti da barattolame. Questo risultato è stato possibile grazie al fatto che vi erano contenitori dedicati alla raccolta differenziata in tutta l’area della Festa e che tutto il materiale di consumo utilizzato al ristorante era completamente biodegradabile/compostabile o riciclabile. Per ridurre al minimo l’uso della plastica, è stata fornita acqua alla spina in bottiglie di vetro riutilizzate ogni sera, con un conseguente calo del consumo di acqua industriale del 90,8% .
Queste eco feste si pongono diversi obiettivi e i risultati, ai quali dobbiamo cercare di arrivare anche noi, e sono i seguenti:
• Materiale promozionale stampato su carta riciclata 100%
• Corretta politica di gestione e smaltimento dei rifiuti nell’area del festival
• Utilizzo quasi esclusivo di materiali ecocompatibili (come il mater-bi)
• Sottoscrizione con fornitori ed espositori di protocolli di intesa finalizzati a buone pratiche nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti
• Somministrazione di prodotti eno-gastronomici con provenienza certificata (biologici o a km zero)
• Incentivi all’uso della mobilità sostenibile, predisposizione di navette, risparmio energetico nell’illuminazione
• Piantumazione di nuovi alberi e/o realizzazione di interventi atti a recuperare e valorizzare il patrimonio arboreo.
Visto che già due anni fa il Consiglio Comunale di Modena ha approvato un interessante ODG che impegnava la giunta ad adoperarsi per mettere in campo azioni per la riduzione dei rifiuti e specificatamente:
- il recupero dell’olio di cucina;
- l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto;
- l’utilizzo di materiali lavabili e riutilizzabili;
- ll rilascio dell’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico per feste, comprese quelle dei partiti, che devono essere subordinate ad accordi che prevedano limiti nella produzione dei rifiuti.
Considerato che la miglior politica sui rifiuti è la riduzione, principio supportato dalla direttiva comunitaria e dalle leggi nazionali che definiscono anche un’ordine di priorità sulla gestione dei rifiuti, in questa interrogazione si chiede alla giunta di sapere le azioni che sono state attuate per rispettare quanto previsto nell’ordine del giorno citato, se sono state predisposte i modi per attuare per la riduzione dei rifiuti e se si ritiene che il dispositivo dell’odg approvato, sia stato raggiunto.
Inoltre si sollecitano azioni migliorative quali il risparmio energetico nell'illuminazione, l'utilizzo di materiali eco-compatibili quali carta riciclata per la stampa dei materiali, stoviglie compostabili in mater-bi e l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto mediante erogatori tipo casa dell’acqua.
In tutta Italia, numerose feste e sagre (es. Festambiente di Grosseto, Etruriaecofestival, Campania Eco festival, Sagra del pesce di Capalbio, etc) sono organizzate per ridurre al minimo la produzione di rifiuti tal quale; recentemente, in provincia di Reggio Emilia, la Festa Notti Rosse di Casalgrande, nel Parco del Secchia, ha ottenuto un risultato di raccolta differenziata del 99,3%, dimostrando che, con l’impegno, anche il traguardo “Rifiuti zero” è possibile.
I dati: dei 402 kg di rifiuti prodotti dalla festa di Casalgrande, solo 3 sono finiti nell’indifferenziata (0,7% ), 260 kg sono stati conferiti nella raccolta compostabile (64,7%), cui si sono aggiunti 70 kg di carta e cartone (17,4%), 23 kg di vetro (5,7 %), 35 kg di plastica (8,7 %), 7 kg di alluminio da lattine (1,7 %) ed altrettanti da barattolame. Questo risultato è stato possibile grazie al fatto che vi erano contenitori dedicati alla raccolta differenziata in tutta l’area della Festa e che tutto il materiale di consumo utilizzato al ristorante era completamente biodegradabile/compostabile o riciclabile. Per ridurre al minimo l’uso della plastica, è stata fornita acqua alla spina in bottiglie di vetro riutilizzate ogni sera, con un conseguente calo del consumo di acqua industriale del 90,8% .
Queste eco feste si pongono diversi obiettivi e i risultati, ai quali dobbiamo cercare di arrivare anche noi, e sono i seguenti:
• Materiale promozionale stampato su carta riciclata 100%
• Corretta politica di gestione e smaltimento dei rifiuti nell’area del festival
• Utilizzo quasi esclusivo di materiali ecocompatibili (come il mater-bi)
• Sottoscrizione con fornitori ed espositori di protocolli di intesa finalizzati a buone pratiche nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti
• Somministrazione di prodotti eno-gastronomici con provenienza certificata (biologici o a km zero)
• Incentivi all’uso della mobilità sostenibile, predisposizione di navette, risparmio energetico nell’illuminazione
• Piantumazione di nuovi alberi e/o realizzazione di interventi atti a recuperare e valorizzare il patrimonio arboreo.
Visto che già due anni fa il Consiglio Comunale di Modena ha approvato un interessante ODG che impegnava la giunta ad adoperarsi per mettere in campo azioni per la riduzione dei rifiuti e specificatamente:
- il recupero dell’olio di cucina;
- l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto;
- l’utilizzo di materiali lavabili e riutilizzabili;
- ll rilascio dell’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico per feste, comprese quelle dei partiti, che devono essere subordinate ad accordi che prevedano limiti nella produzione dei rifiuti.
Considerato che la miglior politica sui rifiuti è la riduzione, principio supportato dalla direttiva comunitaria e dalle leggi nazionali che definiscono anche un’ordine di priorità sulla gestione dei rifiuti, in questa interrogazione si chiede alla giunta di sapere le azioni che sono state attuate per rispettare quanto previsto nell’ordine del giorno citato, se sono state predisposte i modi per attuare per la riduzione dei rifiuti e se si ritiene che il dispositivo dell’odg approvato, sia stato raggiunto.
Inoltre si sollecitano azioni migliorative quali il risparmio energetico nell'illuminazione, l'utilizzo di materiali eco-compatibili quali carta riciclata per la stampa dei materiali, stoviglie compostabili in mater-bi e l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto mediante erogatori tipo casa dell’acqua.
martedì 7 agosto 2012
Interrogazione sul Piano di gestione sito Unesco
Oggi ho presentato una interrogazione per avere notizie sul regolamento per l'utilizzo di Piazza Grande.
La
Città di Modena è stata inserita fra le città che possiedono un
patrimonio culturale riconosciuto di valore universale ed eccezionale,
con l’iscrizione presso l’UNESCO, dei seguenti beni architettonici:
Duomo, Piazza Grande e Torre Civica.
Le
manifestazioni culturali e sportivo-ricreative realizzate presso la
Piazza Grande devono prevedere programmi e modalità di svolgimento
congrue con le caratteristiche strutturali, culturali e storiche della
Piazza, come citato nelle delibere di Giunta comunale approvate già dal 2000.
Il problema di Piazza Grande - e
del sito Unesco - a Modena, è la contraddizione di Modena, che è
difficile avere attenzione per l'ambiente e per il patrimonio storico ed
artistico ed essere contemporaneamente "Terra di Motori" con
manifestazioni relative tipo raduni e transito di auto e moto. Ai quali
si aggiungono concerti ed altre manifestazioni che portano corriere in
centro storico e che richiedono l'utilizzo di autocarri, per il
trasporto e montaggio di attrezzature e palchi, e l'utilizzo di mezzi di
certe dimensioni crea vibrazioni potenzialmente dannose, se ripetute
nel tempo, oltre all'inquinamento.
Tutto questo è da ritenersi congruo per le opere tutelate? Con che tempi e modi sta procedendo la redazione del Piano di Gestione del Sito Unesco? Esistono piani e regolamenti sovraordinati a cui fare riferimento?
Tutto questo è da ritenersi congruo per le opere tutelate? Con che tempi e modi sta procedendo la redazione del Piano di Gestione del Sito Unesco? Esistono piani e regolamenti sovraordinati a cui fare riferimento?
Chiedo
inoltre alla Giunta se sono previste verifiche sulla sicurezza dei
monumenti, visto il recente sisma, e se verranno prese ulteriori
precauzioni sull'utilizzo della piazza.
sabato 4 agosto 2012
Incidenti e piste ciclabili
Considerato che la statistica che pone Modena ai primi posti per
l’incidentalità tra mezzi a motore e biciclette è preoccupante. Tenuto conto che le piste ciclabili sono necessarie per la mobilità
urbana e devono essere mantenute
costantemente in efficienza, la segnaletica deve essere aggiornata e
comprensibile ai ciclisti.
Per migliorare la posizione della città nella statistica ed evitare gli
incidenti dove sono coinvolte le biciclette bisogna partire dal
controllo della segnaletica. Per esempio, all'intersezione tra via Ciro Menotti e via Mar Mediterraneo la segnaletica della pista ciclabile è contraddittoria
e genera confusione tra chi passa in bicicletta e gli automobilisti
perchè la segnaletica orizzontale da la precedenza alle biciclette e
quella verticale dice che la pista ciclabile è terminata. Visto che tale situazione
potrebbe essere presente in altre zone della città, con
l'nterrogazione che ho inviato oggi, invito il Comune di Modena a
controllare la segnaletica nelle intersezioni tra le piste ciclabili e
le strade. Sarebbe un buon inizio per scongiurare incidenti. Chiedo
inoltre di sapere, dalla statistica pubblicata, alcuni dati puntuali su quanti sono gli incidenti
tra biciclette e mezzi a motore riscontrati dove esiste una pista
ciclabile e quanti
incidenti sono successi solo sulla viabilità ordinaria sempre tra
biciclette e mezzi a motore e quanti
feriti hanno causato.
giovedì 2 agosto 2012
La fusione Hera-AcegasAps. I cda approvano la fusione.
PADOVA 26/7/2012
Decolla la maxiutility lungo l’asse Padova- Trieste-Emilia Romagna. Ieri i consigli di amministrazione di Hera e l’assemblea di AcegasAps Holding hanno approvato l’accordo quadro che determina la nascita di un soggetto da 4,5 miliardi di ricavi.
Hera e Acegas unite saranno il primo operatore italiano per rifiuti trattati (5,4 milioni di tonnellate, di cui 3,7 verso parti terze); il secondo operatore per volumi di acqua venduti (300 milioni di mc); il terzo operatore nella distribuzione del gas (quasi 1,5 milioni di punti di fornitura e 2,9 miliardi di volumi distribuiti); quinto operatore nella vendita energia elettrica a clienti finali.
MODENA 31/7/2012
La comunicazione del Sindaco è arrivata in commissione consiliare a Modena il 31/7 dopo che l'accordo era già stato approvato dai due consigli di amministrazione delle multiutility e uscito sulla stampa.
Queste super multiutility non mi convincono, sono sempre piu' lontane dal contatto e dai bisogni dei cittadini, e il comune perde sempre piu' autonomia nelle decisioni.
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2012/26-luglio-2012/hera-acegasaps-decolla-maxiutility-2011177459980.shtml
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/hera-incorpora-acegas-e-punta-all-est-europa-1.5464833
http://www.modenaonline.info/it/2012/07/31/fusione-hera-acegas-modena-scende-al-104-14288
Decolla la maxiutility lungo l’asse Padova- Trieste-Emilia Romagna. Ieri i consigli di amministrazione di Hera e l’assemblea di AcegasAps Holding hanno approvato l’accordo quadro che determina la nascita di un soggetto da 4,5 miliardi di ricavi.
Hera e Acegas unite saranno il primo operatore italiano per rifiuti trattati (5,4 milioni di tonnellate, di cui 3,7 verso parti terze); il secondo operatore per volumi di acqua venduti (300 milioni di mc); il terzo operatore nella distribuzione del gas (quasi 1,5 milioni di punti di fornitura e 2,9 miliardi di volumi distribuiti); quinto operatore nella vendita energia elettrica a clienti finali.
MODENA 31/7/2012
La comunicazione del Sindaco è arrivata in commissione consiliare a Modena il 31/7 dopo che l'accordo era già stato approvato dai due consigli di amministrazione delle multiutility e uscito sulla stampa.
“Il percorso di approvazione da parte del Consiglio comunale inizia ora –
spiega il sindaco Pighi – superata la fase in cui i vincoli di
riservatezza sulle attività di una società quotata, come è il caso di
Hera, non consentivano di anticipare le informazioni sull’operazione che
si stava definendo".
Link:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2012/26-luglio-2012/hera-acegasaps-decolla-maxiutility-2011177459980.shtml
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/hera-incorpora-acegas-e-punta-all-est-europa-1.5464833
http://www.modenaonline.info/it/2012/07/31/fusione-hera-acegas-modena-scende-al-104-14288
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