martedì 14 settembre 2010

...su questo mondo maledettamente ingiusto!

Mi rotolai giù dalla collina del mio giardino come facevo da piccola e mi
ritrovai immersa nella natura. Sentivo i grilli e le rane che cantavano per me.
L'erba mi faceva il solletico. Fissavo il cielo in cerca di qualcosa, quel bel
cielo azzurro e profondo. La mia mente era completamente sommersa da mille
pensieri che gironzolavano nella mia testa. Pensai molte volte di cosa facessi
al mondo, se questo pianeta era veramente una palla che girava nell'universo. Per
un attimo, oltre agli insetti che svolazzavano intorno a me, mi parve che il
mondo si muovesse. Cercai il pulsante per fermarlo, ma non c'era. Pensai,
pensai, pensai. . . Pensai se c'era un perchè, se questa vita girava sempre al
contrario e mai nel verso giusto. Cercai una soluzione a questa domanda: l'uomo
può aver fatto di questo bellissimo mondo così verde e puro una discarica di
smog? Abbiamo rovinato il mondo, non credo se lo meritasse.
2012? Che dire di questa data che ormai ha terrorizzato tutti? Io una
risposta ce l'avrei. Se il mondo decidesse di finire sarebbe sicuramente perchè
l'uomo non ha saputo valorizzarlo come doveva. Mi sento molto triste, perchè
ormai questo è un mondo di sole apparenze, qui conta più quello che hai fuori
di quello che hai dentro. A un certo punto il cielo si è oscurato e incomincia
a piovere, sempre più forte. Vorrei fermarlo, ma è meglio che si sfoghi, credo
che anche lui abbia dei sentimenti, come tutti noi. Dopo parecchie ore di
pioggia ecco che spunta fuori un meraviglioso sole tra le nuvole e piano piano
il cielo diventa sempre più azzurro. Esco e mi sdraio sullo stesso posto di
prima. Non m'importa se il soffice manto su cui sono sdraiata è bagnato, non
m'importa se con il freddo mi ammalerò, voglio passare il tempo con lui, il mio
amico, il pianeta azzurro. Resto lì per almeno due ore, distesa come se mi avessero tolto il
respiro, a riflettere su questo mondo maledettamente ingiusto.


Il tema di mia figlia Chiara, 13 anni

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