Ieri, in consiglio, ho votato NO al documento
sulle politiche economiche di Modena presentato dall'ass. Sitta ed ho
presentato una mozione sulla green economy. Riproponeva uno sviluppo
superato, la Modena Terra di Motori, la Bretella Modena-Sassuolo, la
Cispadana, nessun limite vero all'uso del suolo, al risparmio energetico
e di risorse, al riciclo...nessun accenno quindi a qualche cambiamento,
alla green economy, forse l'unico modo per convertire lo sviluppo e far
ripartire l'economia in un modo piu' rispettoso dell'uomo e
dell'ambiente. Alla fine pero' l'hanno approvato lo stesso.
Questo il testo della mozione che ho presentato:
Questo il testo della mozione che ho presentato:
Modena, lì 28 gennaio
2013
Al Presidente del
Consiglio Comunale di Modena
Al Sindaco ed alla Giunta del Comune di Modena
Oggetto: Mozione sul documento
relativo alle “Politiche e progetti per lo sviluppo economico di Modena”: la
vera green economy costituisce la via per affrontare la crisi economica e
avviare una nuova fase di sviluppo.
Premesso
Il documento, in
approvazione in data odierna, sugli indirizzi di politiche e progetti per
lo sviluppo economico di Modena dell’Assessore allo sviluppo economico,
lavoro e centro storico, Daniele Sitta;
- L’importanza che riveste in questo momento di crisi economica e soprattutto come punto di riferimento sugli strumenti urbanistici che ci apprestiamo ad adottare e che sono in fase di redazione;
Considerato
Che tale documento
contiene precisi riferimenti su metodi, iniziative e scelte a sostegno
dell’economia locale, puntando su uno sviluppo del territorio e
dell'economia ormai superato senza prevedere l’importanza della vera green
economy, che puo’ essere il modo per uscire dalla crisi attuale proprio
creando lavoro iniziando a pensare, progettare e realizzare un’economia
diversa, più sensibile e rispettosa dell'uomo e della natura;
- Che è necessario integrare questo documento con precisi riferimenti alla diffusione di una nuova cultura dell'economia, rafforzando la consapevolezza dei cittadini, del mondo politico ed economico sulla necessità di produrre e utilizzare beni e servizi a ridotto impatto ambientale per tutelare le risorse naturali, ormai ridotte, conservando il territorio, la natura e mitigando la crisi climatica che incombe limitando quindi le emissioni di carbonio;
- Che in regione ci sono già alcune iniziative di riferimento importanti quali gli Stati generali della Green Economy, Ecomondo ed altre iniziative anche a livello provinciale;
- Che non si può far parte delle Città Sane dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, se non si interviene in tal senso;
- Che in questa ottica non ci possono stare l'ulteriore sfruttamento di territorio verde e agricolo e la realizzazione di ulteriori autostrade e/o superstrade con progetti ormai superati dal tempo, come la Cispadana, la Bretella Modena-Sassuolo e la proclamazione di "Modena Terra di Motori”;
impegna il Sindaco e la Giunta Comunale
ad inserire questi punti fondamentali, al
documento di indirizzi politici:
-
la
diffusione della cultura dell'economia verde in tutti i suoi aspetti;
-
promozione
e premiazione degli investimenti e spostamento delle risorse sulle scelte con
il minor impatto ambientale possibile;
-
tutela
e valorizzazione di parchi, giardini, fiumi, pozzi e risorse idriche, aree
verdi e naturali;
-
riqualificazione
e sicurezza della città, bonifica e recupero dei siti inquinati;
-
nessun
utilizzo di territorio agricolo e verde;
-
recuperare,
ristrutturare, valorizzare e manutenere tutto l'esistente e recuperabile, sia
per quanto riguarda fabbricati e aree dismesse che viabilità;
-
tutela
e valorizzazione del patrimonio storico della città e del sito Unesco es:
pedonalizzazione di Piazza Roma;
-
incentivare
la consegna delle merci tramite mezzi ecologici (veicoli elettrici, biciclette
etc...);
-
promuovere
lo sviluppo dell'efficienza e del risparmio energetico, minor consumo di di
energia fossile e quindi riduzione dei gas serra, e riduzione dei costi energetici;
-
fissare,
per gli edifici soggetti a ristrutturazione, consumi energetici inferiori del
30% di quelli attuali;
-
introdurre
l'obbligo di riedificare nuovi quartieri ed edifici pubblici ad "nearly
zero energy", (quasi zero energia) mediante l'utilizzo di energia
rinnovabile entro il 2020;
-
arrivare
all’auto-produzione di energia rinnovabile necessaria per essere
auto-sufficienti entro il 2025 per ogni quartiere o edificio riedificato;
-
ridurre
lo spreco delle risorse idriche in agricoltura e industria;
-
promuovere
l'agricoltura biologica;
-
ridurre
la produzione di rifiuti promuovendo la progettazione dei beni e imballaggi,
nei processi produttivi e nei consumi, favorendo la riciclabilità e il
riutilizzo es: vuoto a rendere;
-
sviluppare
il riciclo dei rifiuti, mediante la raccolta differenziata porta a porta con
tariffa puntuale su tutto il territorio del Comune di Modena entro il 2014,
superando lo smaltimento in discarica e nell'inceneritore.
Il
Consigliere proponente
Sandra Poppi
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