mercoledì 23 giugno 2010

Il referendum sull'acqua


Il Forum ci informa ( http://www.acquabenecomune.org/ ) che sono state raggiunte 1 milione di firme sui quesiti referendari ( che leggete di seguito) . L'entusiasmo dei cittadini, in effetti, c'è stato ed io l'ho toccato con mano partecipando ai banchetti a Modena e provincia per la raccolta delle firme.
In realtà l’acqua è già pubblica ed è un diritto umano universale perchè necessaria alla vita.
La sua gestione e distribuzione non deve avere fini di lucro e deve essere affidata a un soggetto di diritto pubblico. L’attuale governo ha invece deciso di consegnare la sua gestione a privati e alle grandi multinazionali. Insieme oggi possiamo impedirlo. Abbiamo messo la nostra firma sulla richiesta di referendum e voteremo SI la prossima primavera quando andremo a votare.
Possiamo vincere. Anche Parigi è tornata alla gestione pubblica.
Abbiamo anche bisogno che i comuni si esprimano.
Già nel dicembre scorso la Lista civica Modena5stelle presentava la delibera d'iniziativa popolare per proporre d'inserire l'art. 5 bis nello statuto del Comune di Modena con il seguente testo:
- "il comune di Modena riconosce l'acqua come bene comune e diritto umano universale";
- "Il comune di Modena dichiara che il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica" .

Il tutto per ribadire l'essenzialità dell'acqua e scongiurare la privatizzazione del servizio idrico. Sarebbe un forte impegno da parte del comune. Andrebbe a superare il referendum. Verrà trattato in commissione consigliare a breve. Speriamo sia recepito.

Stesso obiettivo dei quesiti referendari che sono i seguenti:
Primo quesito:

«Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europee” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166?»

Secondo quesito:

«Volete voi che sia abrogato l’art. 150 (Scelta della forma di gestione e procedure di affidamento) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, come modificato dall’art. 2, comma 13 del decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008

Terzo quesito:

«Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»

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