domenica 8 agosto 2010

SUI FINANZIAMENTI REGIONALI AL PARCO FOTOVOLTAICO A MARZAGLIA E AL TELERISCALDAMENTO ALLA SACCA A MODENA

A proposito delle energie rinnovabili, leggo con piacere, nei quotidiani di ieri, dei corposi contributi regionali al Comune di Modena per impianti fotovoltaici vari in edifici scolastici, aree, parcheggi e per l'impianto di teleriscaldamento nel nuovo intervento in corso di realizzazione nella zona dell'ex mercato bestiame. Ci sono un paio di cose però che non mi convincono: il campo fotovoltaico a Marzaglia, per lo spreco di terreno verde, quando a Modena ci sono centinaia di tetti di capannoni e industrie, anche altre scuole e magazzini di proprietà del comune, in cui era possibile farlo. Il secondo motivo è il teleriscaldamento nei nuovi edifici da realizzarsi nell'area ex-Mercato Bestiame alla Sacca e non per fare il solito bastian contrario. Di quest'opera se ne parla da quando è stato raddoppiato l'inceneritore dei rifiuti di Modena, che si trova in zona, in via Cavazza. Anzi, è una delle scuse maggiori utilizzate per giustificare questo spropositato potenziamento. E, cioè, che il teleriscaldamento generato dal termovalorizzatore, avrebbe diminuito l'inquinamento dovuto alle eventuali caldaie per il riscaldamento degli edifici residenziali nuovi. Una scusa perchè quell'impianto inquina molto e si tratta di una goccia nel mare e ci rende dipendenti (come succede in germania ) dai rifiuti da bruciare per produrre energia. Rifiuti, che per questo motivo (economico) non avremo convenienza a diminuire, separare e riutilizzare perchè dobbiamo bruciarli per alimentare il teleriscaldamento. Con grande soddisfazione della multiutility Hera.

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