domenica 17 marzo 2013

Potenzialità edificatorie e stralcio delle aree F dal PSC

Interrogazione presentata su
Potenzialità edificatorie e stralcio delle aree F dal PSC. Decadenza del POC.
 
COnsiderato che nelle linee di indirizzo del Piano Strutturale Comunale, è necessario tenere conto delle aree e fabbricati di recupero senza costruire in aree nuove, verdi, agricole; che nel documento “Modena Creativa e Concreta”, anche nell'ultima stesura, si continua a parlare di potenzialità edificatorie previste nelle aree cosiddette F, in cui perpetuare il meccanismo dei P.E.E.P., necessario secondo la Giunta, per costruire edilizia sociale;
che tutti gli accordi finora approvati dalla giunta sulle aree  F includono una clausola sospensiva che condiziona l'efficacia dell’impegno per il Comune all’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale e/o dell’approvazione del Piano Particolareggiato in variante al POC. E questi sono i casi delle aree di Via Aristotele, Via Morane, Via Rosselli, Via S. Caterina ed anche il caso dell’area di Via Cannizzaro;
che c’è chi sostiene che il Piano Operativo Comunale ( POC ), le cui previsioni, per disposizione di legge regionale, operano nell’arco temporale di cinque anni e cessano di avere efficacia a quella scadenza, sia decaduto nel dicembre 2008 o al più tardi nel luglio 2010 e che le varianti in itinere (adottate su uno strumento scaduto) non possono essere approvate e giungere a conclusione;

Si chiede alla Giunta:
1.    In che cosa consiste la “questione di potenzialità edificatorie ora previste” quando di fatto gli accordi sospendono l’efficacia dell’impegno per il comune all’approvazione delle varianti urbanistiche o dei Piani Particolareggiati?
2.    Come interpreta le dichiarazioni di chi ritiene che il Piano Operativo Comunale, sia decaduto al massimo nel luglio 2010, e quindi non poteva essere modificato e le varianti, tuttavia adottate e non ancora approvate, non possono giungere a conclusione (alcune di esse interessano proprio le Zone F)?
3.    Se ci sono possibilità a prendere in esame altre aree a disposizione ora dismesse (come ad esempio area ex Corni, ex Consorzio Agrario, ex Mercato Bestiame) e/o alloggi invenduti (come nell’intervento non terminato della ex Manifattura Tabacchi) nelle quali prevedere la realizzazione e/o destinazione di quota parte degli alloggi ad edilizia sociale per giovani e soggetti deboli.

Nessun commento:

Posta un commento