mercoledì 10 luglio 2013

Stato di conservazione delle reti acquedottistiche e determinazione della presenza di fibre amianto

Visti i comunicati relativi all'acquedotto di Carpi, ho ritenuto opportuno presentare in consiglio comunale a Modena questa interrogazione :

La norma di riferimento per l´amianto, DM 14.5.96 all. 3, pur rimandando quanto riferito dall´Organizzazione  Mondiale della Sanità (OMS), ovvero che "non esiste alcuna prova seria che l´ingestione di amianto sia pericolosa per la salute, non è stato ritenuto utile, pertanto, stabilire un valore guida fondato su considerazioni di natura sanitaria, per la presenza di questa sostanza nell´acqua potabile",  pone l´attenzione sul possibile rilascio di fibre da tubazioni o serbatoi in cemento-amianto, soprattutto in relazione all'aggressività delle acque. Il DM citato, richiama l´attenzione delle competenti amministrazioni ad un controllo dello stato di conservazione delle reti nonché ad una rapida e progressiva sostituzione di tubazioni e serbatoi in cemento-amianto.Considerato che nel Comune di Modena, come in larga parte della Regione Emilia Romagna, sembra ci siano almeno il 25-30 % di reti idriche in cemento-amianto; che a seguito di monitoraggi periodici che l'Asl effettua sull'acqua che sgorga dall’acquedotto di Carpi, intensificati dopo il sisma dello scorso maggio, è stata rilevata una presenza di fibre d'amianto tra 1.000 e 11mila fibre per litro. 
La situazione delle reti dell’acquedotto modenese è tale ed indipendente dal fatto che i pozzi di prelevamento del comune carpigiano si trovino a Fontana di Rubiera e che non vi siano collegamenti dell'acquedotto di Carpi con i pozzi di Cognento e in generale con l’acqua prelevata a Modena.

Pertanto si chiede alla Giunta comunale di Modena di sapere:
1)   Se vengono fatti controlli periodici e se è stato fatto un controllo dello stato di conservazione/manutenzione delle reti acquedottistiche dopo i recenti episodi di sisma; 
2) Qual è l’estensione del problema, cioè in quale percentuale, nel territorio Comune di Modena, sono realmente presenti condotte in cemento-amianto e dove?
3) Se è stata fatta un’indagine sulla presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile;
4)  Se si ha l’intenzione di sensibilizzare il gestore della rete dell’acquedotto a procedere ad una rapida e progressiva sostituzione di tubazioni e serbatoi in cemento-amianto, come la norma di riferimento per l´amianto, DM 14.5.96 all. 3, prevederebbe.

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