lunedì 10 novembre 2014

Blocca lo sblocca Italia




8/11/2014 - L’ALTRO SABATO DE L’ALTRA EMILIA ROMAGNA - MODENA
Blocca lo sblocca Italia

Il 5 novembre anche il Senato pone la fiducia al Decreto Sblocca Italia. Via libera alla ricerca ed estrazione di idrocarburi. Alla realizzazione di ormai superati progetti di autostrade. La politica delle grandi opere quando sono necessarie più modeste opere per migliorare la qualità di vita dei cittadini, la sicurezza ambientale e far ripartire l’Italia. Sono necessarie opere di bonifica, di riqualificazione urbana ed energetica, di sicurezza sismica, di abbattimento di manufatti abusivi, impianti di recupero e riciclo dei rifiuti, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, di manutenzione delle strade, del trasporto pubblico locale e della mobilità dolce oltre a opere di riqualificazione degli edifici privati.
Questa legge avrà molte ricadute anche sul nostro territorio. Dall’inceneritore all’acqua pubblica, alle trivellazioni, allo stoccaggio gas di Rivara, all’Autostrada Cispadana.
INCENERITORE
In questa legge gli inceneritori diventano "impianti di termotrattamento e costituiscono infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e dell’ambiente. Tutti gli impianti, sia esistenti che da realizzare, devono essere autorizzati a saturazione del carico termico”.
L’articolo 35 del decreto sblocca Italia, rende obbligatorio autorizzare e utilizzare gli impianti esistenti alla massima capacità termica nominale che, in termini quantitativi, è equivalente, per la sola attuale quarta linea dell’inceneritore di Modena, a una quantità tra le 198.400 e le 268.000 tonnellate. Nel caso di Modena pesa l’estensione già concessa un anno fa nell’ultima modifica dell’autorizzazione in cui l’inceneritore in virtù del suo fittizio recupero energetico diveniva impianto virtuoso e viene autorizzato a smaltire rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale. L'annuncio di un mese fa che Hera rinunciava alla costruzione della terza linea lasciava supporre che nell'inceneritore venissero bruciate “solo” le 180.000 tonnellate della 4 linea (comunque eccessive per il nostro fabbisogno, circa il 25-30% in più). Questo non accadrà perché la quarta linea può raggiungere da sola le 240.000 già autorizzate. Vanificando ogni sforzo per andare nella direzione contraria con una politica diversa e necessaria di gestione dei rifiuti fondata sulla raccolta differenziata, recupero e riciclo.
TRIVELLAZIONI
Lo “Sblocca Italia” concede al ministero dell’Ambiente ogni tipo di decisione sulle concessioni che possono arrivare fino a 30 anni e allungarsi poi di altri 20. Le Regioni potranno fare solo osservazioni, ma decade il principio dell’eventuale diniego vincolante.
DEPOSITO GAS RIVARA
Come per le trivellazioni sarà solo il ministero dell’Ambiente a rilasciare le autorizzazioni per gli stoccaggi di gas che da oggi rientrano negli impianti di interesse strategico nazionale.
Ecco perché la vertenza sul maxi-stoccaggio gas non è ancora del tutto chiusa. Non lo è perché è ancora pendente il ricorso di RGS (già ERS) contro le decisioni assunte da Regione Emilia Romagna e Ministero dello Sviluppo Economico, e non lo può essere alla luce del decreto Sblocca Italia che elimina il parere vincolante delle regioni in merito alle concessioni minerarie ed estrattive.
CISPADANA
Con lo Sblocca Italia il Ministero dei trasporti subentra alla Regione Emilia Romagna nei rapporti con il concessionario che realizzerà l’autostrada Cispadana. È la certificazione del fallimento del sistema autostradale regionale pensato 8 anni fa per fare l’Autostrada Cispadana di cui ancora non è stato nemmeno concluso l’iter progettuale. Il passaggio di competenza dalla Regione al Governo indica quali sono i veri obiettivi dei sostenitori del progetto autostradale: la ricerca di finanziamenti pubblici dal momento che il project financing è di fatto fallito e la proroga senza gara della concessione di gestione della A22 senza bando di gara, in assenza della quale Autobrennero perderebbe l’interesse alla realizzazione della Autostrada Cispadana.
ACQUA PUBBLICA
Si modifica la disciplina riguardante la gestione del bene acqua, imponendo un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, di fatto, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi. Le scelte predisposte dal governo contraddicono pesantemente l'esito referendario del 2011. Infatti è già prevista una manifestazione di protesta a Bologna per sabato prossimo davanti alla sede di Hera, organizzata dai comitati per l’acqua pubblica.

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