domenica 24 gennaio 2010

"Il rischio non è accettabile se evitabile"


“IL RISCHIO NON E’ ACCETTABILE SE EVITABILE”
le parole di PAUL CONNETT.

L’inceneritore comunica un’illusione: i rifiuti vi entrano e scompaiono.
Non è così. L’inceneritore non distrugge i rifiuti, ne cambia solamente la composizione chimica.
Precisamente, per ogni tonnellata di rifiuti bruciata, un inceneritore produce :
• 1 tonnellata di fumi immessi in atmosfera;
• 280/300 Kg di ceneri "solide";
• 30 Kg di "ceneri volanti";
• 650 Kg di acqua di scarico;
• 25 Kg di gesso.
I composti chimici contenuti nei residui dell’incenerimento sono tipicamente :
• vapore acqueo;
• anidride carbonica;
• polveri fini;
• ossido di carbonio;
• acido cloridrico;
• acido fluoridrico;
• anidride solforosa;
• metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio, arsenico,…);
• diossine;
• furani;
• idrocarburi policiclici.
In gran parte sostanze tossico-nocive.
Gli inceneritori sono di gran lunga la soluzione più costosa per affrontare il problema dei rifiuti. Un inceneritore più rifiuti brucia e più guadagna. L’energia risparmiata usando materiali riciclati è mediamente cinque volte superiore a quella prodotta da un inceneritore.
L’inceneritore ha:
• un indotto molto limitato;
• genera pochissima occupazione (poche decine di addetti) e per lavori pericolosi (perché sono costantemente esposti alle sostanze tossiche)
• vanifica lo sviluppo di iniziative imprenditoriali centrate sulle attività di raccolta differenziata, recupero, riciclaggio;
• porta svalutazione degli edifici ad uso abitativo e scoraggia la localizzazione di attività economiche, in una zona a forte inquinamento ambientale.

E DANNEGGIA LA SALUTE!
ALLORA PERCHE' LO REALIZZIAMO?

Nessun commento:

Posta un commento