domenica 24 gennaio 2010

Un'altra gestione dei rifiuti

ALTERNATIVE CONCRETE ALL'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI:

- Riorganizzare in modo radicale i servizi di raccolta rifiuti, puntando sul sistema domiciliare (il “porta a porta”): introduzione di raccoglitori associati a utenti singoli o condomini e progressiva rimozione di tutti i cassonetti stradali, compresi quelli dell’indifferenziato. La rimozione di questi ultimi è necessaria al fine di contrastare il conferimento illecito di rifiuti assimilati di provenienza artigianale e industriale.
- Prevedere sistemi di conferimento specifici per i rifiuti derivanti da attività produttive.
- Ridurre i movimenti di rifiuti, sia quelli urbani, che quelli speciali e pericolosi, compresi quelli sanitari, da e verso il territorio provinciale.
- Promuovere e potenziare progetti mirati per la riduzione ed il recupero di rifiuti speciali tossici o pericolosi prodotti.
- Obbligare le imprese a farsi carico direttamente della gestione dell’intero ciclo materiale ed ambientale degli oggetti o dei servizi prodotti.
- Responsabilizzare le utenze domestiche tramite campagne informative e educative adeguate (opuscoli in tutte le lingue; attività educative nelle scuole e presso mercati e supermercati; spot radiofonici e televisivi, ecc.).
- Estendere la raccolta differenziata della frazione umida e verde all’intero territorio provinciale, comprese le grandi utenze (mercati, mense, ristoranti); differenziare i cicli di raccolta del verde da quelli dei rifiuti organici; promuovere il compostaggio domestico.
- Realizzare il passaggio da tassa (pagamento dipendente dalle dimensioni dell’abitazione) a tariffa (pagamento dipendente dalla quantità e qualità dei rifiuti prodotti), in modo da premiare i comportamenti virtuosi (raccolte differenziate, compostaggio domestico, autolimitazione, programmazione, ecc.).
- Applicare misure sanzionatorie (per es. tariffarie) verso le comunità locali che non raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata previsti.
- Accantonare le somme previste per gli inceneritori in un fondo di rotazione, integrato dalle eco-tasse sui produttori d’imballaggi e dalle sanzioni agli enti locali che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata prefissati. Questo fondo andrebbe utilizzato per ristornare somme premio ai produttori che minimizzano gli imballaggi, ai cittadini che adottano comportamenti virtuosi, agli agricoltori che utilizzano compost di qualità derivante dalla raccolta differenziata della frazione umida e verde, o per promuovere l’utilizzo di tecnologie appropriate (contenitori biodegradabili, reinserimento dei contenitori a cauzione, ritiro e recupero dell’usato, ecc.) mediante accordi con aziende pubbliche o catene di grande distribuzione.
- Introdurre criteri ambientali nei capitolati d’appalto per la fornitura di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione che favoriscano la minimizzazione, il riutilizzo e recupero dei rifiuti, il risparmio energetico e idrico, l’assenza di sostanze tossiche nei processi di lavorazione. Nelle autorizzazioni d’utilizzo del suolo pubblico per feste e sagre inserire limiti nella produzione dei rifiuti (incentivare le “ecofeste” in cui si adoperino stoviglie tradizionali o biodegradabili).
- Confrontare sistemi e tecnologie di recupero dei rifiuti mediante processi di valutazione economica ed ambientale trasparenti e partecipati. In particolare, commissionare, ad un soggetto indipendente da gestori d’impianti d’incenerimento, uno studio di fattibilità sulla raccolta domiciliare nella nostra provincia e controlli periodici sull’attuazione di questa, nonché il monitoraggio degli inquinanti emessi dagli impianti esistenti.

OBIETTIVI POSSIBILI:

- la diminuzione della produzione di rifiuti non riciclabili;
- il raggiungimento del 70-80% di raccolta differenziata nell’arco di tre anni;
- la diminuzione di utilizzo degli impianti di incenerimento esistenti, puntando, rapidamente, alla loro progressiva chiusura.

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