martedì 13 novembre 2012

La sintesi del mio intervento in consiglio sul PSC del 12/11




Le linee di indirizzo del Psc , denotano una certa fretta nel predeterminare una situazione, sono piu’ che altro una dichiarazione d’intenti  che un programma, un po l’indice di un libro senza i contenuti importanti. Infatti mi aspettavo almeno un disegno di massima con l’assetto della città futura. Per cercare di capire.
Nelle sue linee generali introduttive della relazione è condivisibile se non fosse poi contraddittoria in diversi passaggi successivi: si dice di non usare piu’ suolo agricolo da una parte, invece di limitarlo dall’altra. Si parla di rigenerazione, di trasformazione urbana ,di città brillante poi di smart city ma non di consumo zero di suolo. Quindi niente di certo. Si mette in relazione il consumo di suolo con azioni virtuose come l’efficienza energetica e l’edilizia sociale e i Peep. E su questo paragrafo si inserisce anche il discorso sulle Aree F, per le quali pare si voglia comunque procedere. Ho chiesto e mi auguro che l’Assessore Giacobazzi  voglia meglio considerare la loro trasformazione specie nelle zone dove sono presenti pozzi di alimentazione dell’acquedotto della città. Comunque mi auguro che tutti questi interventi vengano ridimensionati visto il perdurare della crisi economica, in conseguenza della quale non c’è tutta quella richiesta di nuove abitazioni che si racconta.
Mancano poi nel programma obiettivi certi sulla mobilità urbana, visto che tutti riconosciamo l’importanza di dover ridurre l’utilizzo delle auto per l’inquinamento esistente in Pianura  Padana e in città, ad esempio nei prossimi 10 anni il 30% di ciclabili, 30% di pedonabilità e 25% di trasporto pubblico locale. Per contro sono invece citate le realizzazioni della Bretella Campogalliano Sassuolo e dell’Autostrada Cispadana, che non percorre nemmeno il terrotoriodel Comune di Modena. Opere che assolutamente non condivido, progetti vecchi di 30-40 anni e ormai superati, altamente impattanti e distruttivi del Fiume Secchia l’uno (nel suo percorso Modena –Sassuolo) e del territorio l’altro. Da superare ambedue con l’efficientamento della rete stradale esistente e con il potenziamento del trasporto su ferrovia.
Sul tema della tutela del paesaggio e della riduzione del consumo di suolo ho presentato lo scorso settembre una mozione per chiedere il censimento degli immobili e delle aree dismessi, abbandonati inutilizzati e degradati. Dal quale non si puo’ prescindere e si deve quindi partire per fare una discussione seria. L’ulteriore consumo di suolo è giustificabile solo quando sono già state scartate tutte le alternative possibili ed è assolutamente necessario. Nell'ordine del giorno si chiede anche l'adesione al Forum Nazionale Salviamo il paesaggio che si prefigge la riduzione del consumo di suolo per arrestare quella tendenza dei 50 anni passati in cui il tessuto urbanizzato in Italia è cresciuto in modo esponenziale ed è anche causa dei dissesti .
Le linee di indirizzo del PSC di oggi, se approvate cosi come sono, costituiscono la firma di un assegno in bianco alla Giunta comunale. Quindi invoco, per i prossimi mesi e prima dell’adozione del piano,  l’effettiva partecipazione dei cittadini singoli ed associati mettendo nel piatto dati, programmi, disegni  reali sui quali costruire insieme il futuro della città.

Qui guarda l'estratto del video del consiglio del 12/11 (Dibattito su Delibera. Servizio di custodia e pulizia dei servizi igienici pubblici. Art. 20 Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, D.Lgs. 163/2006. Linee di indirizzo - Proposta di Documento di indirizzi del nuovo Piano Strutturale Comunale.)

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