Le linee di indirizzo del Psc ,
denotano una certa fretta nel predeterminare una situazione, sono piu’ che
altro una dichiarazione d’intenti che un
programma, un po l’indice di un libro senza i contenuti importanti. Infatti mi aspettavo
almeno un disegno di massima con l’assetto della città futura. Per cercare di
capire.
Nelle sue linee generali
introduttive della relazione è condivisibile se non fosse poi contraddittoria
in diversi passaggi successivi: si dice di non usare piu’ suolo agricolo da una
parte, invece di limitarlo dall’altra. Si parla di rigenerazione, di
trasformazione urbana ,di città brillante poi di smart city ma non di consumo
zero di suolo. Quindi niente di certo. Si mette in relazione il consumo di
suolo con azioni virtuose come l’efficienza energetica e l’edilizia sociale e i
Peep. E su questo paragrafo si inserisce anche il discorso sulle Aree F, per le
quali pare si voglia comunque procedere. Ho chiesto e mi auguro che l’Assessore
Giacobazzi voglia meglio considerare la
loro trasformazione specie nelle zone dove sono presenti pozzi di alimentazione
dell’acquedotto della città. Comunque mi auguro che tutti questi interventi
vengano ridimensionati visto il perdurare della crisi economica, in conseguenza
della quale non c’è tutta quella richiesta di nuove abitazioni che si racconta.
Mancano poi nel programma
obiettivi certi sulla mobilità urbana, visto che tutti riconosciamo l’importanza
di dover ridurre l’utilizzo delle auto per l’inquinamento esistente in Pianura Padana e in città, ad esempio nei prossimi 10
anni il 30% di ciclabili, 30% di pedonabilità e 25% di trasporto pubblico
locale. Per contro sono invece citate le realizzazioni della Bretella Campogalliano
Sassuolo e dell’Autostrada Cispadana, che non percorre nemmeno il terrotoriodel
Comune di Modena. Opere che assolutamente non condivido, progetti vecchi di 30-40
anni e ormai superati, altamente impattanti e distruttivi del Fiume Secchia l’uno
(nel suo percorso Modena –Sassuolo) e del territorio l’altro. Da superare
ambedue con l’efficientamento della rete stradale esistente e con il
potenziamento del trasporto su ferrovia.
Sul tema della tutela del
paesaggio e della riduzione del consumo di suolo ho presentato lo scorso
settembre una mozione per chiedere il censimento degli immobili e delle aree
dismessi, abbandonati inutilizzati e degradati. Dal quale non si puo’ prescindere
e si deve quindi partire per fare una discussione seria. L’ulteriore consumo di
suolo è giustificabile solo quando sono già state scartate tutte le alternative
possibili ed è assolutamente necessario. Nell'ordine del giorno si chiede anche
l'adesione al Forum Nazionale Salviamo il paesaggio che si prefigge la
riduzione del consumo di suolo per arrestare quella tendenza dei 50 anni
passati in cui il tessuto urbanizzato in Italia è cresciuto in modo
esponenziale ed è anche causa dei dissesti .
Le linee di indirizzo del PSC di
oggi, se approvate cosi come sono, costituiscono la firma di un assegno in
bianco alla Giunta comunale. Quindi invoco, per i prossimi mesi e prima dell’adozione
del piano, l’effettiva partecipazione
dei cittadini singoli ed associati mettendo nel piatto dati, programmi, disegni
reali sui quali costruire insieme il
futuro della città.
Qui guarda l'estratto del video del consiglio del 12/11 (Dibattito su Delibera. Servizio di custodia e pulizia dei servizi igienici pubblici. Art. 20 Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, D.Lgs. 163/2006. Linee di indirizzo - Proposta di Documento di indirizzi del nuovo Piano Strutturale Comunale.)
Qui guarda l'estratto del video del consiglio del 12/11 (Dibattito su Delibera. Servizio di custodia e pulizia dei servizi igienici pubblici. Art. 20 Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, D.Lgs. 163/2006. Linee di indirizzo - Proposta di Documento di indirizzi del nuovo Piano Strutturale Comunale.)
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